Al Sasso Canale

Sasso Canale Legnone e Lago di Como

Domenica 24 maggio 2015 siamo andati al Sasso Canale. Si va con l’auto fino a Gera Lario dove si svolta a destra seguendo le indicazioni per Montemezzo e poi per San Bartolomeo, praticamente sempre a destra, fino a quando la strada finisce a quota 1200 metri circa. Già da li c’è un bellissimo panorama. Salendo in auto ci ha attraversato la strada un bel cerbiattone!! La mattina il cielo era azzurro e l’aria fresca. Siamo partiti poco prima delle 9, inizialmente nel bosco lungo una carrareccia e poi siamo sbucati all’alpe di mezzo dopo un’oretta. Qui finisce la strada che possono percorrere solo i proprietari delle baite. C’è una bella fontana con l’acqua fresca. Vediamo davanti a noi la meta finale, il Sasso Canale, mentre alla nostra destra c’è il monte Berlinghera. Per raggiungere quest’ultimo ci vuole ancora un’ora di cammino e sono 700 metri di dislivello in totale. E’ una bella gita da fare anche in autunno prima che nevichi ma anche con le ciaspole. Da lassù c’è un bellissimo panorama. Ovviamente la neve non deve esserci sulla strada perchè è stretta e tutta tornanti, immagino che farla con giù la neve sia un’avventura. Noi attraversiamo l’alpeggio e ci dirigiamo a est, con vari tornanti saliamo di quota e poi un traverso per pratoni ci porta ad una bella sella con vista oltre che sul lago anche sulla Valchiavenna. Qui l’arietta si fa più freschina anche perchè siamo ormai a 2000 metri. La vegetazione lascia il posto alle grosse pietre che si fanno sempre più instabili fino ad un canaletto decisamente franoso ma che senza particolari difficoltà ci porta ad un colletto che ci da accesso ad un bellissimo e selvaggio anfiteatro con al centro un minuscolo laghetto. Si cammina sul bordo sommitale del “teatro” dove c’è ancora neve e in breve raggiungiamo la vetta. Avevamo notato già dal basso che i famosi ripetitori non si vedono più. Adesso che siamo in cima costatiamo che in effetti dei ripetitori nemmeno l’ombra, e si che erano due e belli grandi. C’è giusto una piccola antenna con un’armadietto del soccorso alpino. Giorgio c’era già stato e si ricorda bene di dove erano posizionati, ma niente…smaterializzati. Meglio così perchè erano proprio brutti. Ci abbiamo messo 3 ore giuste per 1200 metri di dislivello, siamo arrivati un po’ alla spicciolata ma senza grossi ritardi. Dopo una breve riflessione ci siamo accorti che quello non è il Sasso Canale, ma il Sasso Bianco. Per raggiungere il Sasso Canale bisognerebbe scendere un pochino per poi risalire per un breve tratto ma vedendolo davanti a noi abbiamo rinunciato sia perchè c’è ancora della neve, sia perchè era uno sfasciume unico e siccome anche le altre persone che abbiamo trovato lungo il cammino non si sono arrischiate a salire, non l’abbiamo fatto nemmeno noi. Dopo la contemplazione e il riconoscimento delle varie cime che ci circondano e dopo aver indossato anche l’ultimo indumento svuotando lo zaino compresa giacca a vento e berretta, decidiamo di scendere a mangiare a quote più miti. Ripercorso il canaletto un po’ difficoltoso in breve raggiungiamo il pendio erboso e le pecore. Nel cielo intanto compaiono i nuvoloni e fa sempre un po’ freddino. Così decidiamo di scendere ancora e al primo sole un ammutinamento di Luisa ci consente un’altra sosta con pisolo sui sassi belli caldi. Ripreso il cammino facciamo una piccola deviazione rispetto all’andata, torniamo all’alpe di Mezzo e poi sulla carrareccia. Poco prima di raggiungere le auto recuperiamo svariati pezzi di legno che avevamo individuato all’andata così siamo sicuri che quando andremo a trovare Laura quest’inverno staremo al calduccio!!! Alla macchina pausa merenda con ciliegie e poi a Gera Lario sosta gelato. Per fortuna non c’era neanche un filo di coda così alle 19 siamo di ritorno a Lecco.

Chichi

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Resoconto gita 10 maggio a Brunino

Domenica 10 maggio alle 9.45 ci siamo trovati al Colle di Balisio per la prima gita con i bambini a Brunino dal titolo «Anche le rocce parlano».

Ci ha gentilmente accompagnato la nostra amica geologa Sabrina.

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Erano presenti una ventina di persone con 5 bambini dai 2 ai 7 anni.

La giornata è stata molto bella perchè c’era un sole splendente ed interessante per ciò che la nostra amica geologa ci ha raccontato.

La camminata, come previsto non è stata troppo faticosa, i tempi sono stati quelli tranquilli dei bambini, ma le cose viste e imparate sono state molte.

Dalla geologia delle Grigne (tipi di rocce, fossili e massi erratici), alle leggende locali, alle diversità del bosco e dei fiori presenti.

Dopo il conviviale pranzo al sacco c’è stato il tempo anche per un gioco e un’osservazione dei fossili che si possono trovare in Grigna.

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Al termine della bella giornata siamo anche riusciti ad andare a vedere la Mostra permanente del Parco della Grigna Settentrionale dove sono esposti importanti ritrovamenti fossili come il Lariosauro ed una ricostruzione interessante del sistema Carsico delle grotte della Grigna che danno origine al fiume Latte a Fiumelatte.

I bambini si sono divertiti e sono stati molto interessati dalla brillante guida Sabrina.

5 LUGLIO 2015 ASSALTO AL RESEGONE

Eccoci alla 50°edizione dell’assalto al Resegone. Si può salire dalla partenza della funivia per Erna oppure raggiungere i piani in funivia a prezzo agevolato e incamminarsi da li. Altrimenti si sale da Morterone. L’appuntamento è in vetta per le 11,30 con la messa alla croce.

 Per l’occasione ci sarà qualcuno che percorrerà per intero il sentiero n.1, il che vuol dire partire da Piazza Cermenati, attraversare la città e raggiungere Versasio passando per le scorciatoie, salire per la mulattiera fino al rifugio Stoppani  e poi su fino in cima. Praticamente sarà lo stesso percorso dei corridori della Resegup, ma noi non lo faremo correndo,  semplicemente camminando e mettendoci  tutto il tempo che ci vuole.

La partenza sarà alle ore 6,30 e chi vuol partecipare è il benvenuto!

RESEGUP CAMMINANDO

Questa volta non è mia l’idea, me l’ha suggerita Giuliana qualche tempo fa, e io logicamente le ho detto: si dai, facciamolo! Si tratta di salire al Resegone percorrendo per intero il sentiero n.1, il che vuol dire partire da Piazza Cermenati e incamminarsi da li per la città e poi per le scorciatoie fino a Versasio e poi sul sentiero, esattamente come fanno quelli della Resegup, solo che non lo faremo di corsa ma camminando tranquillamente. E quale occasione migliore dell’assalto al Resegone edizione n.50 di quest’anno? Ecco, il sasso l’ho lanciato, vediamo se ci sarà qualcuno che lo raccoglie. Per quanto riguarda Giuliana…adesso ti tocca!!!”

Regolamento Assalto al Resegone

La prima edizione risale al 1966 per un’idea dell’allora presidente Carlo Villa. L’intento è semplice quanto geniale: richiamare in cima al Resegone quanti più escursionisti possibili da ogni versante . Così ogni anno, la prima domenica di luglio, centinaia di persone risalgono le pendici del monte simbolo di Lecco per ritrovarsi in cima a mezzogiorno alla messa. Non si corre e non si vince niente. E’ solo una festa, la festa degli escursionisti a passo lento, la festa delle famiglie e degli amici. Infatti vengono premiati solo il più giovane, il meno giovane  e il gruppo più numeroso.  Il regolamento è semplice, basta iscriversi ai punti di partenza e dichiarare l’eventuale gruppo di appartenenza  e una volta in vetta si ritira la medaglia ricordo. I punti di partenza sono attivi dalle ore 7,00 alle ore 9,00 e sono  situati all’avvio dei principali sentieri,  più è lungo il sentiero, maggiore è il punteggio.  Da Morterone sono 9 punti, dall’arrivo della funivia di Erna sempre 9 punti, da Brumano 12 punti, da Versasio e da Erve 18 punti. Il trofeo consiste in una scultura che ogni anno passa di mano al gruppo vincente. Le premiazioni vengono effettuate la settimana successiva in sede.

Aiuti al Nepal

In allegato trovate quanto ha deciso di fare Floriano. Giovedì prossimo arriva sua moglie Doma qui in Italia. Lei era a Khumjung i giorni del terremoto e ora è riuscita a scendere a Kathmandu in attesa dell’areo di rientro in Italia. Ci racconterà la nuova realtà che si è venuta a creare e insieme identificheremo per chi e per che cosa raccogliere i soldi. Certamente si tratterà di qualche piccola realtà di Khumjung o nei paesi limitrofi. Qualcuno che non ha accesso ad altri aiuti perchè tagliato fuori dai grandi giri degli aiuti umanitari. In questo modo saremo sicuri che ogni euro arriverà a destinazione e Floriano con Doma ci terranno costantemente aggiornati. Così in futuro se qualcuno andrà nella valle del Khumbu potrà vedere dove sono andati a finire i suoi soldi.

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Terza Gita Sociale CAI Lecco

Domenica 24 maggio 2015 – Terza Gita Sociale

 

Conoscere la natura: MONTEVISCO

 

Sentiero, realizzato dalla Comunità Montana valli del luinese, rientra nell’ambito della promozione ambientale e della cultura delle tradizioni locali per valorizzare le risorse naturalistiche del territorio.

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