Sui sentieri delle capre

25-settembre-cpClassico tinerario da S. Tomaso a Preguda, dove ci si fermerà a visitare la chiesetta di S. Isidoro per poi scendere verso l’azienda agricola Rusconi, dove ci aspettano le capre ed una degustazione dei prodotti locali.

Domenica 25 settembre 2016

DOVE ANDIAMO?

Magnifica escursione che si svolge in uno degli angoli più solitari del Triangolo Lariano. Elementare nel primo tratto sulla carrareccia che sale a S. Tomaso diventa più faticosa nel secondo, su sentiero.

L’escursione, passando da Sambrosera, fino al sasso di Preguda è alla portata di tutti ed è di grande interesse naturalistico e ambientale.

 ORARIO DI PARTENZA:

non troppo presto, visto che è domenica !!

ore 10 al parcheggio del mercato di Valmadrera.

COSA C’E’ DI INTERESSANTE?

Lungo i sentieri di accesso a san Tomaso si possono ancora osservare alcuni esemplari di crotti (“casote”), ristrutturati da volontari, nei quali nel passato si ricoveravano i contadini in caso di mal tempo o si ponevano al fresco vino e latte.

A san Tomaso è possibile visitare il museo della civiltà contadina.

I “trovanti”, o massi erratici, sono depositi morenici lasciati al momento del loro ritiro (circa 25000 anni fa) dai ghiacciai quaternari che li avevano trasportati dalle montagne della Valtellina.

DETTAGLI

La chiesa di San Tomaso, che sorge sul luogo di una antica cappella del XIII secolo, risale al 1838 ed è dedicata, oltre che a San Tomaso, anche a San Giovanni di Dio, fondatore dei Fatebenefratelli ai quali appartiene gran parte della proprietà oggi rilevata dalla Comunità Montana del lario Orientale, dichiarata parco naturale e soggetta a particolari vincoli.

 Degli oltre 400 massi erratici catalogati nel Triangolo Lariano, il Sasso Preguda (Sasso Acuto) è l’unico a vantare una tradizione letteraria. Fu Antonio Stoppani il primo a descriverlo dopo averlo raggiunto il 27 maggio 1878. Nel 1835 gli abitanti della Valmadrera costruirono, addossata ad una parete del masso, la chiesetta dedicata a Sant’Isidoro, protettore del lavoro dei campi.

Terminata la parte più “culturale” scendendo verso Valmadrera ci fermeremo all’azienda agricola Rusconi Marco per osservare le capre ed una buona merenda a base di prodotti locali, pagando un piccolo contributo.

E IL PRANZO?

Pranzo al sacco, mi raccomando. Pane e prosciutto, formaggio e frutta sono la cosa migliore. Porteremo a valle i rifiuti. Poi non escludo che si possa trovare qualche altro genere alimentare lungo il percorso, ad esempio presso la baita dell’OSA o l’agriturismo a San Tomaso.

QUANTO SI CAMMINA?

Circa 3 ore con 800 metri di dislivello. I dislivelli e le distanze non sono accentuati.

I tempi dipendono più dalle soste che dalle distanze, in alcuni tratti si cammina su strada sterrata, in altri su sentiero nel bosco o nei prati.

Contiamo di rimanere in giro dalle 10 alle 17 circa.

In base alla configurazione del gruppo si prenderà un passo adatto ai più piccoli, o ai genitori che li trasportano in spalla, con varie soste osservative e giocose.

ATTREZZATURA

Abbigliamento da montagna, scarponcini, protezione per la pioggia

(cappuccio e kway) e protezione per il sole (crema, cappellino e occhiali). Zainetti da spalla per avere le mani libere.

NOTE ORGANIZZATIVE

Iscrizione: segnalare la propria partecipazione a www.sel-lecco.org entro il sabato precedente l’escursione, indicando l’età dei bambini/ragazzi e lasciando un numero di telefono e una email raggiungibile.

Numero minimo di partecipanti per confermare l’escursione: 10 persone

Ognuno è responsabile di se stesso e dei propri figli o nipoti, che devono essere sempre accompagnati.

E’ prevista una quota di partecipazione pari a:

Soci SEL: 1€ bambini 2€ adulti / Non soci SEL: 2€ bambini 3€ adulti +1 euro di assicurazione FIE

In caso di maltempo o di incertezza meteorologica sarà compito della SEL decidere se annullare l’escursione avvisando tutti i partecipanti.