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Ricordando Maurizio Valsecchi by Steppo

“MAURIZIO? Innanzitutto converrete con me che è materialmente impossibile racchiudere in un “articolo” quel pezzo d’uomo che è stato Maurizio, no ?
Ma essendo convinta che valga veramente la pena dirne qualcosa, comincio con l’affermare che TUTTI, MA PROPRIO TUTTI, MERITEREBBERO DI VIVERE LA VITA IN MODO COSÌ FRIZZANTE E SPASSOSO come l’ho vissuta io per 10 anni con lui!
Per chi non lo sa, era il mio moroso da 10 anni, morto davanti ai miei occhi 2 mesi fa, in un giorno di festa, il 15 agosto, per un infarto fulminante…null’altro lo avrebbe fermato, manco una cannonata!!
Si perché fortunatamente non c’era verso di smorzarlo: trovava il motivo per alleggerire i toni anche davanti agli eventi più drammatici come la diagnosi di un tumore: ”ma me el maj el timur, se vöret ch’el me faga??!” (Ma io lo mangio il tumore, che vuoi che mi faccia!).
E dopo un’uscita così ? Ooh bé, ce n’è, ce n’è!
Ecco a voi il susseguire serrato degli eventi anno dopo anno: una protesi al ginocchio sinistro, una protesi alla caviglia destra, la gamba destra “massacrata” in un incidente in moto e ricostruita con trapianti ed innesti; tantissimo ospedale, stampelle e riabilitazione. Qualcuno l’ha mai sentito lamentarsi di un dolore? Io no! Non ha mai perso la risata sonora e contagiosa, mai apparso uno sguardo stanco, mai vissuto come vittima degli eventi anche perché si è vittime di sé stessi, non degli eventi.
Nessun uomo è mai sconfitto finche egli stesso non si riterrà tale!
E Maurizio rideva di sé e di tutto ‘sto sfasciume, ma soprattutto in men che non si dica si è rimesso in piedi tornando a camminare, sciare ed arrampicare per le sue amate montagne. Che non erano poi il suo unico parco giochi.
No, ma vah ! Pochi mesi fa, a giugno, aveva superato brillantemente l’esame per la patente nautica e già prevedeva di solcare mari e oceani meglio che Cristoforo Colombo, domando scioltamente eventuali tzunami, ovvio.
La Patagonia era nei nostri progetti (insieme ad un altro migliaio di obiettivi, più o meno): avvicinamento dal mare in barca governata da lui, attendamento selvaggio ai piedi dei picchi più belli del globo terracqueo e salita su quelle montagne mozzafiato dell’emisfero a testa sotto.
Giuda Alpina, soccorritore del Soccorso Alpino, capanatto del rifugio Azzoni in vetta al Resegone, ora anche nostromo!
Si spacciava pure per provetto motociclista: peccato che tutte le volte che ci provava si schiantava! A proposito di schiantarsi… nell’ultimo anno si è persino appassionato alla e-bike: bene ! Io super felice così veniva finalmente con me nei giri in MTB, meraviglia.
OH! Ma sapete che riusciva a schiantarsi puntualmente anche in salita ? E certo, per forza: turbo perennemente innescato e con la sua leggerezza elefantiaca a pigiare sui pedali, BHUMMM!!!! sparato fuori dritto dai tornanti in salita…come un MIG31: oltre la stratosfera.
Il problema è che si sparava fuori dritto anche dai rettilinei! Via gioioso ad autocatapultarsi di là dai muretti: si-si, davvero, da spisciarsi dal ridere.
Quando il 24 ottobre scorso, stando io col naso in su ad ammirare un’incandescente tramonto, SCIIIIUUFFfff, è passata una gigantesca stella cadente, ho detto a tutti che era Maurizio, ma mai avrei pensato che pure tutti i giornali mi confermassero!!! Oh ma vero éh! Scrivevano:”Bolide esagerato attraversa il cielo di Lombardia e si polverizza!”.
Bolide: si giusto, Maurizio.
Esagerato: eh certo, come no! Sempre esagerato lui.
Si polverizza: evvai che continua la sua mirabolante tradizione anche nel firmamento!!
Si, Maurizio è stato davvero un inno alla vita e alla gioia di vivere. Sempre ripeteva “BELLA LA VITA!”. Sempre! e non erano parole tanto per dire, non era vacua filosofia: era il contenuto carnale della sua esistenza, era la sua essenza.
Sapeva proprio come vivere ogni istante, non c’era mai nulla che fosse troppo brutto e amaro da togliergli il sorriso, l’esuberanza, la gioia di vivere, l’allegria. Era forte, determinato, coraggioso; era sole, aria, roccia: altroché se lo era. Anche in circostanze davvero tribolate in montagna, dove il rischio della vita era altissimo e persino Jhon Rambo avrebbe avuto almeno un’esitazione, lui no! Non perdeva il controllo, non lasciava che l’emozione prendesse il sopravvento, aveva sempre la ragione lucida e l’azione pronta a seguire concreta e nitida.
E nel contempo tanta dolcezza in lui.
Mi ripeteva di frequente e piuttosto pavoneggiante:”Non ne trovi più un altro come me!”. Assentivo sorridente e gli facevo eco:”Non ne trovo più un altro come te. Ma neanche tu una come me!!”.
Un Uomo pieno di vita, di ottimismo, positività, talento, gusto per ogni attimo.
Per questo mi sento ultra fortunata, Mau, di aver vissuto con te tutto ‘sto bendidio d’allegrezza e, come ho già avuto modo di dire, mi lasci un’eredità di bellezza e sorrisi da diffondere tanto preziosa quanto impegnativa: farò tutto il possibile per esserne degna e portarla avanti come facevi tu.
Grazie di tutto Maurizio, sei un inno alla gioia e alla vita: cercherò di realizzarlo di nuovo questo inno, insieme a tutti i nostri amici.
Cercheremo di portare avanti il tuo insegnamento più vero, più grande e più bello: non cercare di dare più giorni alla nostra vita, ma più vita ai nostri giorni!
Ciao Maurizio un bacione! La tua Stefi”

Scritto ciò raga, auguro a tutti di essere “mauriziani” e quando mi incontrate, ABBANDONATE OGNI INDUGIO: SIATE INSIEME A ME SORRISO, GIOIA, ALLEGRIA !

CAMMINASEL 2017

12 MARZO 2017  CREMONA  
Cremona Duomo.jpg

Come da consuetudine iniziamo l’anno con una gita cittadina, andremo a Cremona dove nel raccolto centro cittadino si possono visitare a breve distanza il Duomo e il Battistero e salire fino in cima al Torrazzo. C’è poi l’interessante museo “Ala Ponzone”. Per i goduriosi locande e osterie non mancano. Mentre per i più dinamici la città si presta ad un bel giro in bicicletta magari fino al vicino argine del Po.

 

9 APRILE 2017     BELLINZONA E IL PONTE TIBETANO  

Lungo 270 m e pesante circa 50 tonnellate, il ponte tibetano realizzato dalla Fondazione Curzútt-S. Barnàrd consente di attraversare l’impervia valle che divide i comuni di Monte Carasso e Sementina. Il ponte unisce Curzutt e S. Bernardo, consentendo di effettuare delle escursioni in un territorio ricco di presenze storiche, paesaggistiche ed enogastronomiche.Ancorato ad una quota di 696 m, nel punto centrale il ponte s’innalza a ben 130 m dal suolo. Il camminamento, largo un metro scarso, è in legno di larice. Percorrerlo è un’esperienza unica che, grazie alle importanti misure di sicurezza, coinvolge escursionisti esperti, giovani intrepidi e famiglie. Il ponte è comodamente accessibile grazie alla funivia che da Monte Carasso porta a Mornera passando da Curzùtt, antico e caratteristico borgo collinare che costituisce il punto di partenza ideale per scoprire un territorio ricco di testimonianze.

 

21 MAGGIO 2017   SAN FRUTTUOSO

A grande richiesta ritorna una gita superclassica, la traversata da Camogli a Portofino. Da San Fruttuoso si potrà proseguire in traghetto fino a Portofino e a Santa Margherita oppure continuare lungo il bellissimo sentiero sempre vista mare. Questa gita verrà fatta insieme agli amici del CAI di Lecco per cui quasi sicuramente ci saranno due pullman ma affrettatevi ad iscrivervi perché si riempiono in fretta.

11 GIUGNO 2017  STRESA MATTARONE

Con la funivia si può raggiungere la vetta del Mattarone a quota 1500 mt. che offre la possibilità di godere un panorama stupendo sui Laghi e sulla maestosa catena alpina, il Lago Maggiore, i sette Laghi, l’immensa pianura Padana e la meravigliosa cerchia delle Alpi italiane e svizzere con il gruppo del Monte Rosa. Si può scendere a metà percorso per visitare il Giardino Alpinia che si estende su un territorio di circa 40.000 mq. dove sono presenti 1.000 specie di piante, quasi tutte montane e una fonte d’acqua oligominerale. Il sentiero passa per le stesse tappe della funivia, ognuno potrà scegliere il tratto preferito da percorrere a piedi. Chi volesse può visitare le splendide isole Borromee proprio di fronte a Stresa.

15 E 16 LUGLIO CATINACCIO e TORRI DEL VAJOLET

Per la due giorni torniamo in Dolomiti per visitarne uno degli angoli più incantevoli: faremo il giro del Catinaccio. Salendo dalla Val di Fassa raggiungeremo il rifugio Antermoia dove ceneremo e pernotteremo. Continueremo il nostro giro il giorno seguente per raggiungere le mitiche Torri del Vajolet passando dal rifugio Passo Principe. 

 

17 SETTEMBRE 2017   PASSO DEL MURETTO

Il mitico Passo del Muretto collega la Svizzera all’Italia. Troverete pertanto innumerevoli storie legate a questo passo e ai frontalieri che nei secoli lo hanno percorso. Bellissima gita fra l’altro fattibile solo con bus privato perchè con i mezzi pubblici è impensabile. Si sale al Maloja e si percorre la comoda carrareccia fino al lago del Cavloch, si continua fin sotto il ghiacciaio del Forno e poi si sale al passo. La discesa avviene per comodo e largo sentiero in Valmalenco fino a Chiareggio con grandiosa vista sulla parete nord del Disgrazia. 

 

8 OTTOBRE 2016   NERVI

Torniamo al mare in Liguria con gli amici del CAI di Lecco. Saranno loro ad accompagnarci oggi per il sentiero Colombano sulle alture di Nervi. Insieme festeggeremo con quest’ultima gita la stagione 2017.

Visto il largo anticipo con cui prepariamo il calendario può essere che ci sarà qualche modifica durante l’anno, seguite gli aggiornamenti su questo sito.

 

Festa del 13/11/16 al Rocca-Locatelli

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